Ferengi in Bruxelles

dall'Etiopia a Bruxelles senza passare dal via

Ethiopian time

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Qui in Etiopia sapere che giorno è richiede un certo impegno per decifrare il calendario. Parlando con un habesha, un etiope, bisogna fare attenzione a capire bene se per esempio il 15 del mese è quello che abbiamo sulle nostre agende noi ferengi oppure quello del calendario in vigore qui.

Anche chiedere “che ore sono?” è una questione abbastanza complicata: gli etiopi dividono la giornata in due cicli di 12 ore, partendo dalle 6 del mattino. Così quelle che per noi sono le 8 am qui sono le 2 am, e se dite all’idraulico “ci vediamo alle 9” non fate come me che l’ho aspettato tutta la mattina in casa, perché lui arriverà alle 3 del pomeriggio.

Insomma, il tempo scorre su due binari diversi: c’è l’european time, quello a cui siamo abituati tutti noi, e c’è l’ethiopian time, che qui regna sovrano. E non c’è dubbio, né bisogno di speciali calendari per capirlo, che il tempo etiope è decisamente più dilatato e rilassato di quello europeo…

Autore: ferengibruxelles

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