Ferengi in Bruxelles

dall'Etiopia a Bruxelles senza passare dal via


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Book World

Per chi come me è un drogato di libri, qui ad Addis Ababa Book World è il metadone.

Book World è una catena di librerie, cinque negozi sparsi per la città, dove un book addicted come me può trovare alcuni classici e best sellers in lingua inglese. La scelta non è molta, i prezzi sono alti, ma quando finiscono le scorte di buona letteratura di importazione qui si riesce a trovare qualcosa per sopravvivere.

P.S. non so spiegarmi il perché, ma qui va molto Mario Puzo con tutta la sua saga de “il Padrino”…


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Professional shoe shiner

Qui ad Addis la pulizia delle scarpe è una cosa seria. Ad ogni angolo di strada trovi shoe shiners, i lustrascarpe, pronti a farti accomodare su una sedia di plastica o di bambù e ad offrirti i loro servigi.

E c’è anche chi, sponsorizzato da una nota marca di lucido da scarpe, può permettersi di fare le cose in grande.


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Un due tre… stella!

Qui ad Addis, come in gran parte delle città del mondo, quando ad un incrocio c’è un vigile a dirigere il traffico di solito la circolazione si blocca.

Per risolvere l’inconveniente, gli etiopi utilizzano un sistema oserei dire… infantile: ve lo ricordate il gioco che facevamo da bambini, un due tre stella? Ecco, loro fanno uguale, quando il vigile si gira dall’altra parte loro pian piano si muovono e senza farsi vedere attraversano l’incrocio!


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Il tetto sfondato

Oggi ha riaperto il negozietto di fronte a casa che vende di tutto, dai generi alimentari alle tessere telefoniche, dal sapone per i panni ai palloni: un po’ come i negozi di quartiere di tanti anni fa, solo in formato lillipuziano.

Da qualche giorno era chiuso e sulla serranda della sua finestra (nel negozio non si entra, ci si affaccia per comprare) era apparso un messaggio in amharico, con tanto di timbro governativo. La nostra mamita, che come direbbero a Napoli è una “capera”, ci ha spiegato che le autorità hanno chiuso il negozio perché aveva venduto lo zucchero ad un prezzo più alto del tetto che è stato fissato dal governo alcuni mesi fa.

Come avranno fatto le autorità a sapere che una piccola baracca in un quartiere periferico della capitale vendeva lo zucchero a qualche birr in più al kilo?


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Il costo di un pieno

Oggi con alcuni amici etiopi e ferengi si commentava il fatto che il traffico ad Addis pare essere diminuito.

Un amico etiope azzardava l’ipotesi che si tratti di una conseguenza dei continui aumenti dei prezzi dei carburanti. La benzina (quella con il piombo, ve la ricordate ancora?) è arrivata a 20 birr al litro, mentre il diesel (qui ce n’è solo un tipo, l’unica cosa che varia da una marca all’altra è la quantità, non dichiarata, di cherosene con cui è tagliato) costa 17.55 birr al litro .

Fare il pieno per un locale, che in ogni caso si può già considerare privilegiato per il fatto di possedere un’auto, può essere un investimento che erode una buona fetta del suo reddito mensile.


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Si è aperta ufficialmente…

… la stagione delle piogge. Qui ormai da quasi due settimane piove regolarmente ogni giorno, ieri ha pure grandinato.

Ora gli amici dall’Italia possono ufficialmente iniziare a prenderci in giro e a farci soffrire dicendoci quanto bel caldo fa laggiù, anzi lassù…