La foto che trovate nel post precedente è stata scattata all’angolo di una delle vie principali di Addis.
Dovete sapere che in Etiopia la manodopera ha un costo davvero ridicolo, mentre tutti gli oggetti di importazione sono molto cari, specialmente quelli di tipo elettronico che vengono tassati pesantemente. Così è molto più facile avere una guardia, un custode (qui lo chiamano zebegna) che tiene d’occhio la casa o il negozio che procurarsi un sistema di allarme. Lo zebegna, oltre a tenere lontano i malintenzionati, solitamente tiene pulita l’area di sua competenza e, nel caso in cui lavori in una casa privata, apre e chiude il cancello, consegna la spazzatura ai monatti, annaffia le piante, gioca con i bambini. È una presenza costante e, anche se all’inizio per noi ferengi abituati a vivere in appartamenti o comunque case che si riempiono solitamente solo la sera e la notte è piuttosto strano avere sempre qualcuno intorno, in un certo senso rassicurante.
Ora, che cos’è la struttura in lamiera che avete visto, molto simile ad una cassa da morto? Avete indovinato? È un rifugio notturno per le guardie, se ne vedono a centinaia qui ad Addis. Solitamente nelle case ci sono strutture in muratura, piccole guardiole dove ci sta anche un tavolino e una sedia. Ma per strada… beh, si accontentano di questo.